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Visualizzazione dei post con l'etichetta Dottrina cristiana

"Perché gridi a me?" La Chiave dell'Autorità Delegata e della Collaborazione del Credente.

L'Interrogativo Divino e la Nostra Fede Secondo te, c’è qualcosa che tu potresti chiedere a Dio con tanta fede, con suppliche e lacrime, e Dio potrebbe risponderti: «Perché gridi a me?» Una risposta così diretta e apparentemente tagliente da parte di Dio (Colui che ci ama e ascolta sempre) non può significare disinteresse o incapacità. Il motivo è profondo e cruciale per comprendere il nostro ruolo di credenti. Per comprendere la ragione di questo interrogativo, dobbiamo analizzare l'episodio in cui Dio pose questa domanda al Suo servitore: Mosè, al Mar Rosso. La Crisi di Mosè: Dal Grido Ascoltato all'Azione Delegata Il popolo in schiavitù aveva gridato (come leggiamo in Esodo 3:7) e Dio, ascoltando quel grido, era intervenuto con potenza, inviando Mosè e le dieci piaghe per liberarli. In quel momento, il grido era l'unica cosa che potevano fare; erano impotenti. Ma la scena che troviamo in Esodo 14 è diversa. Israele, finalmente libero, si ritrova intrappolato in...

Il Ruolo dinamico dello Spirito Santo

Quando una persona ascolta la predicazione del Vangelo e viene a Cristo, nasce di nuovo. Questo significa che il suo spirito è rigenerato completamente, assumendo una natura nuova, la natura di Dio. Questo evento comporta la salvezza eterna, sigillata dalla presenza dello Spirito Santo in noi, dato come caparra della redenzione totale futura. La domanda cruciale è: Lo Spirito Santo ci è stato dato soltanto per questo? Qual è la funzione dello Spirito Santo nella nostra vita quotidiana di credenti? Stiamo sfruttando pienamente i benefici di questo meraviglioso dono? La risposta ci apre al mondo soprannaturale che è la vita cristiana. Un Sigillo Ma andiamo per gradi: lo Spirito santo che ci è stato donato è come un sigillo. 2 Corinzi 1:22 “il quale ci ha anche sigillati e ci ha dato la caparra dello Spirito nei nostri cuori” . Efesini 1:13 “In lui anche voi, dopo aver udita la parola della verità, l'evangelo della vostra salvezza, e aver creduto, siete stati sigillati con lo S...

Identità in Cristo: Il Credente Seduto con Lui nei Luoghi Celesti

  La Rivoluzione dell'Identità: Tutto ciò che è Vero per Gesù è Vero per Noi. Il primo punto che voglio meditare è di una profondità sconvolgente è una chiave per comprendere la nostra identità. Immagina la scena: è buio, Nicodemo, stimato maestro di Israele, si avvicina timidamente a Gesù, vuole capire chi è quest’uomo che sta dicendo e facendo cose straordinarie. E Gesù Uomo, con la sua tunica impolverata e con sandali ai piedi come qualsiasi altro giudeo di quel tempo, gli rilascia una dichiarazione che squarcia il velo tra cielo e terra: “ Or nessuno è salito in cielo, se non colui che è disceso dal cielo, cioè il Figlio dell'uomo che è nel cielo ” (Giovanni 3:13). Non dice: "il Figlio dell'uomo che sarà nel cielo" o "che era nel cielo". Dice " che è nel cielo " e lo dice al presente, mentre è lì, in carne e ossa, che sta parlando! Qual è la rivelazione? Gesù ci sta donando la chiave per comprendere la Sua perfetta duplice cittadinanza. Egl...

UNA POTENZA INCREDIBILE! L'identità che Rovescia ogni Preghiera

  Voglio parlare ancora di una delle verità più esplosive e trasformative delle Scritture: la nostra identità in Cristo, così come ci viene svelata con dettagli mozzafiato dall'apostolo Paolo nella sua lettera agli Efesini! Comprendere ciò che dirò ti farà riscoprire chi sei veramente e, di conseguenza, a rivoluzionare il modo in cui parli con Dio. Paolo, con la sua profondità spirituale, non si limita a istruirci: egli prega per gli Efesini, e in quelle preghiere, rivela la nostra statura gigantesca nel Regno. Le sue suppliche non sono solo un modello di come pregare, ma un potente faro che illumina ciò che già possediamo. Ascolta, perché qui sta il punto di svolta, la rivelazione che può sconvolgere le nostre abitudini spirituali più radicate. Quante volte ci siamo trovati in ginocchio, magari con le lacrime agli occhi, a sussurrare o a gridare: "Signore, dammi più potenza! Dammi più amore! Voglio più di Te nella mia vita!" Lo facciamo con fede, con trasporto, con un de...

Il Nome al di sopra di ogni altro nome

Parliamo di nomi: che cos'è il nome? È molto più di una semplice etichetta; è un elemento fondamentale e complesso che svolge funzioni pratiche, psicologiche, culturali e spirituali. Chiamare una persona per nome è un atto che crea un legame e stabilisce una relazione personale. Dimostra riconoscimento e rispetto per l'individuo, attivando un senso di appartenenza che rafforza l'identità personale. Quando un genitore sceglie il nome per il nascituro, ha sempre una particolare motivazione: onorare un antenato, un santo o una figura significativa, portando così avanti un’eredità familiare; oppure vuole riflettere un augurio o un’aspettativa. La scelta del nome è un atto creativo, un "dono" che racchiude le speranze e i sogni per il nascituro. Il Nome nella Scrittura: Identità e Trasformazione L’importanza del nome nella Bibbia è evidente fin dall’inizio. La prima enfasi sul nome si trova in Genesi 2:19: « E l'Eterno DIO formò dalla terra tutti gli animali dei ca...

La Fede di Dio: Un Principio Divino in Azione

Partiamo dal comando potente e diretto di Gesù in Marco 11:22: "Allora Gesù, rispondendo, disse loro: Abbiate la fede di Dio!".   Questo non è un suggerimento o un'opzione; è un imperativo categorico. Gesù non dice semplicemente " Abbiate fede in Dio " (che è comunque fondamentale e un presupposto), ma " Abbiate la fede di Dio ". Questa distinzione linguistica è vitale. A questo punto però devo spiegare una cosa: la traduzione biblica che uso io è La Nuova Diodati, ma so che altre traduzioni hanno scelto di tradurre questa frase in: Abbiate fede in Dio. Per comprendere questa differenza di traduzioni il punto di partenza è il testo greco originale di Marco 11:22, che recita: ἔχετε πίστιν θεοῦ (echete pistin Theou). La differenza tra "la fede di Dio" e "fede in Dio" non è solo una sfumatura, ma un concetto teologico fondamentale. L'espressione chiave è πίστιν θεοῦ (pistin Theou). In greco, la parola Theou è il genitivo del sostan...

La risolutezza di Gesù

Luca 9:51 Or avvenne che, mentre si stava compiendo il tempo in cui egli doveva essere portato in cielo, egli diresse risolutamente la sua faccia per andare a Gerusalemme Tutte le volte che leggo questo passo rimango affascinata, perché mi immagino Gesù che, perfettamente consapevole di ciò che avrebbe dovuto soffrire, ha messo tutta la sua volontà per affrontarlo. Lo vedo come uno che pianta i piedi per terra e dichiara: Ok vado! Fissa lo sguardo davanti a lui, non si fa distrarre da nulla. Sono certa che da quel momento in poi la sua mente e il suo cuore erano fissi sulla gloria futura che il suo sacrificio gli avrebbe procurato. È stato l’unico modo che gli ha dato la forza necessaria per sopportare ogni sofferenza, umiliazione e rifiuto. Per comprendere bene questo stato d’animo di Gesù dobbiamo andare a leggere Isaia 50:7 Ma il Signore, DIO, mi ha soccorso; perciò non sono stato abbattuto; perciò ho reso la mia faccia dura come la pietra e so che non sarò deluso . E non avrebbe po...