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Il Nome al di sopra di ogni altro nome


Parliamo di nomi: che cos'è il nome? È molto più di una semplice etichetta; è un elemento fondamentale e complesso che svolge funzioni pratiche, psicologiche, culturali e spirituali.

Chiamare una persona per nome è un atto che crea un legame e stabilisce una relazione personale. Dimostra riconoscimento e rispetto per l'individuo, attivando un senso di appartenenza che rafforza l'identità personale.

Quando un genitore sceglie il nome per il nascituro, ha sempre una particolare motivazione: onorare un antenato, un santo o una figura significativa, portando così avanti un’eredità familiare; oppure vuole riflettere un augurio o un’aspettativa. La scelta del nome è un atto creativo, un "dono" che racchiude le speranze e i sogni per il nascituro.

Il Nome nella Scrittura: Identità e Trasformazione

L’importanza del nome nella Bibbia è evidente fin dall’inizio. La prima enfasi sul nome si trova in Genesi 2:19:

«E l'Eterno DIO formò dalla terra tutti gli animali dei campi e tutti gli uccelli dei cieli e li condusse dall'uomo per vedere come li avrebbe chiamati; e in qualunque modo l'uomo avesse chiamato ogni essere vivente, quello doveva essere il suo nome

Adamo non diede il nome agli animali in modo casuale, ma svolse il compito di donare a ciascuno il nome adatto alla sua essenza, stabilendo ciò che lo avrebbe identificato per sempre.

Poi diede un nome alla donna che Dio gli presentò: 

Genesi 2:23 E l'uomo disse: «Questa finalmente è ossa delle mie ossa e carne della mia carne. Lei sarà chiamata donna perché è stata tratta dall'uomo». 

E dopo la caduta Adamo dà un altro nome alla donna : 

Genesi 3:20 E l'uomo diede a sua moglie il nome di Eva, perché lei fu la madre di tutti i viventi.

Anche Dio stesso dà molta importanza al nome personale. Egli cambia i nomi a personaggi chiave (Abram ad Abraham, Sarai a Sara, Giacobbe a Israele, Simone a Cefa/Pietro, Saulo a Paolo), un atto che simboleggia l'assegnazione di un nuovo scopo o di un'identità trasformata.

Soprattutto, Dio ci chiama per nome:

Isaia 43:1: «Ma ora così dice l'Eterno, che ti ha creato, o Giacobbe, che ti ha formato, o Israele: «Non temere, perché io ti ho redento, ti ho chiamato per nome; tu mi appartieni».

Quando Gesù incontrò Zaccheo, non gli disse: "Ehi tu, scendi giù…", ma gli si rivolse in modo personale:

Luca 19:5: «E, quando Gesù arrivò in quel luogo, alzò gli occhi, lo vide e gli disse: «Zaccheo, scendi giù subito, perché oggi devo fermarmi in casa tua».

Essere chiamati per nome da Dio significa essere conosciuti e scelti personalmente. 

I Nomi di Dio: Rivelazione dell'Essenza

Nella Bibbia il nome più ripetuto è il nome di Dio stesso. Dio ha diversi nomi, ciascuno per riflettere una sfaccettatura della sua identità. Possiamo conoscere Dio attraverso i suoi nomi.

Il nome di Dio che lo identifica in tutto il suo essere è il Tetragramma יהוה (YHWH), rivelato a Mosè davanti al pruno ardente:

Esodo 3:14: «DIO disse a Mosè: «IO SONO COLUI CHE SONO». Poi disse: «Dirai così ai figli d'Israele: "L'IO SONO mi ha mandato da voi"».

Questo nome (spesso traslitterato come Yahweh o Geova) specifica l'esistenza intrinseca, l'eternità e la presenza attiva di Dio: "Egli fa divenire" o "Colui che è e che sarà".

Tuttavia, per una profonda riverenza e un'interpretazione restrittiva del secondo comandamento ("non nominare il nome di Dio invano"), gli Ebrei smisero di pronunciare il Tetragramma ad alta voce (dal III-II secolo a.C.). Quando leggevano יהוה, pronunciavano invece la parola ebraica Adonai ("Signore"). A causa di questa tradizione secolare, la pronuncia originale e corretta è andata perduta.

Tutti gli altri nomi che troviamo nelle Scritture sono appellativi o nomi composti che definiscono le caratteristiche di Dio, spesso combinando il titolo generico Êl ("Dio, Potente") o il nome YHWH con un attributo:

Êl Elyôn: Dio Altissimo

Êl Shaddai: Dio Onnipotente

YHWH Jireh: L’Eterno provvede

YHWH Râfâh: L’Eterno il tuo guaritore

YHWH Nissi: L'Eterno la mia Bandiera

Questi sono solo alcuni nomi, ma sono almeno 16 nell’Antico Testamento e sottolineano quanto il nome definisca la persona che lo porta e la sua relazione con l'umanità.

Il Nome al di Sopra di Ogni Altro Nome

Nel Nuovo Testamento, l'importanza del nome culmina in Gesù Cristo. Il suo nome umano, Gesù, gli fu assegnato dall’angelo Gabriele. Tuttavia, al completamento della sua opera (morte in croce e risurrezione), riceve un onore superiore:

Filippesi 2:9: «Perciò anche Dio lo ha sovranamente innalzato e gli ha dato un nome che è al di sopra di ogni nome»

Dio Padre gli ha dato un nome che lo pone al di sopra di ogni altro. Sorprendentemente, l'identità ultima di questo nome è un mistero:

Apocalisse 19:12: «I suoi occhi erano come fiamma di fuoco e sul suo capo vi erano molti diademi, e aveva un nome scritto che nessuno conosce se non lui.»

Il fatto che nessuno conosca questo "nuovo nome" riflette il principio che il nome identifica l'essenza: solo Lui conosce quel nome, cioè ha una relazione intima con quel nome e solo Cristo può comprendere pienamente la sua essenza glorificata, ottenuta attraverso  la croce, l’ubbidienza totale a suo Padre, l’amore infinito per noi e la sua fedeltà inalterabile. Tutto questo gli ha permesso di ottenere quel nome.

Credo che noi potremo conoscere quel nome quando saremo alla sua presenza nella gloria, e là quando pronunceremo quel nome sarà così glorioso, e la nostra riconoscenza sarà così totale e perfetta che durerà per tutta l’eternità. Sarà un crescendo di adorazione e di lode.

I Nomi Rivelati di Cristo Glorificato

Sebbene il nome supremo rimanga nascosto, in Apocalisse 19 vengono rivelati altri nomi che descrivono il Suo ruolo divino e regale:

v.11 Poi vidi il cielo aperto, ed ecco un cavallo bianco, e colui che lo cavalcava si chiama il Fedele e il Verace; ed egli giudica e guerreggia con giustizia.

v.12 I suoi occhi erano come fiamma di fuoco e sul suo capo vi erano molti diademi, e aveva un nome scritto che nessuno conosce se non lui;

v.13 era vestito di una veste intrisa nel sangue, e il suo nome si chiama: "La Parola di Dio".

v.16 E sulla sua veste e sulla coscia portava scritto un nome: IL RE DEI RE e IL SIGNORE DEI SIGNORI.

L'Eterno Onore per i Fedeli

L'importanza del nome non si ferma a Dio e a Cristo; tocca da vicino anche i credenti fedeli.

Nella lettera alla Chiesa di Filadelfia (Apocalisse 3:7-13), una delle chiese più fedeli e senza rimproveri, Cristo promette un onore eterno al vincitore:

Apocalisse 3:12: «Chi vince io lo farò una colonna nel tempio del mio Dio, ed egli non uscirà mai più fuori; e scriverò su di lui il nome del mio Dio e il nome della città del mio Dio, della nuova Gerusalemme che scende dal cielo da presso il mio Dio, e il mio nuovo nome.»

Chi compie fedelmente la chiamata di Dio verrà identificato per l’eternità con:

-Il Nome di Dio 

-Il Nome della Nuova Gerusalemme

-Il Nuovo Nome di Cristo (quel nome al di sopra di ogni altro nome!) 

Ci rendiamo conto della portata di queste affermazioni? Essere associati in modo così intimo e permanente al Nome che identifica l'Essere Supremo (יהוה) e al Nome che identifica il Salvatore e Re glorificato è l'apice dell’onore riservato ai figli di Dio.

Questa non è solo una promessa di un luogo, ma di una trasformazione della nostra stessa identità e natura. L'apostolo Giovanni ci assicura che il nostro destino va oltre ogni comprensione terrena:

1 Giovanni 3:2: «Carissimi, ora siamo figli di Dio, ma non è ancora stato manifestato ciò che saremo; sappiamo però che quando egli sarà manifestato, saremo simili a lui, perché lo vedremo come egli è.»

Saremo simili a Lui e porteremo il Suo Nome.

Un Sacrificio Minimo per una Gloria Eterna

Ora chiudi gli occhi e medita lungamente su queste verità. Se camminare nelle vie di Dio, ubbidendo alla Sua Parola, può costare sacrificio perché ci viene chiesto di non conformarci a questo mondo ma di morire a noi stessi, è un sacrificio davvero minimo al confronto della gloria e dell’onore che ci spetta.

Questa gloria e onore possiamo ottenerli soltanto per mezzo della fede, credendo in Colui che ha compiuto ogni opera per noi. 

La fedeltà alla nostra chiamata qui è il passo necessario per ricevere l'identificazione eterna con il Nome al di sopra di ogni altro nome. 


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Chi sono

Ciao a tutti e benvenuti su Pilastri della Fede! Sono Nadia Pianalto: nella vita sono moglie, mamma e nonna, ruoli che amo e che hanno arricchito il mio percorso. Ma c'è un altro aspetto della mia vita che mi sta profondamente a cuore e che desidero condividere con voi: la mia continua crescita nel cammino di fede. Sono cresciuta nella Chiesa Cristiana e per decenni ho vissuto la mia fede con grande impegno. Ero attiva nella comunità, seguivo le pratiche tradizionali e credevo sinceramente di dare il meglio. Tutto questo ha gettato le basi per la mia spiritualità e mi ha sostenuto nel mio percorso. Tuttavia, con il tempo, ho capito che c'era qualcosa in più. Pochi anni fa ho avuto una rivelazione profonda: pur amando la Chiesa, mi mancava una relazione personale e diretta con Dio. Questa non è stata una rottura con il passato, ma piuttosto un'evoluzione. Ho scoperto che una relazione con Dio si costruisce principalmente in due modi: Conoscendolo attraverso la Sua Parola, la...

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